Sviluppo integrato a Khulna

Khulna è un centro industriale che racchiude al suo interno le problematiche più gravi che caratterizzano l’intero territorio bengalese. L’inarrestabile migrazione interna, dalle aree rurali verso il centro urbano di Khulna, incrementa l’estensione delle baraccopoli e il numero di coloro che lottano ogni giorno per una sopravvivenza collegata ad un piatto di riso. La condizione di estrema indigenza espone i giovani e gli adolescenti ai rischi della devianza e alle situazioni perverse del vizio, e comunque in una costante situazione di marginalità e di vulnerabilità. La qualità dell’istruzione scolare è di scarso livello; la proposta formativa, nonostante la presenza momentanea di organizzazioni umanitarie straniere, è mediamente al di sotto di uno standard accettabile.

In un quadro sociale così preoccupante, Nuovi Spazi al Servire e la Diocesi di Khulna, lavorano da anni nell’ambito della formazione e dell’istruzione, per favorire lo sviluppo dei bambini e dei giovani più vulnerabili d’ambo i sessi, che rappresentano la speranza per un nuovo Bangladesh.

Abbiamo cosi’ avviato un percorso, ancora più incisivo, attraverso il Progetto “Sviluppo Integrato a Khulna” dedicato a bambini, ragazzi ed alle donne. Un percorso che nell’ultimo biennio ha dato buonissimi risultati, e per tale ragione sarà replicato in altre realtà del territorio. L’obiettivo è formare/aggiornare gli inseganti, migliore l’offerta formativa delle scuole primarie e secondarie, per una scuola di qualità. Avviare corsi dedicati ai giovani ed alle donne (sartoria/informatica/micro credito ecc.) che favoriscano l’avviamento al lavoro, ma anche l’integrazione delle fasce deboli. Incontri di educazione sanitaria (salute riproduttiva, sieropositività neonatale, talassemia, igienico/sanitaria ecc.) per migliorare le condizioni di salute.

Con l’avvio nel novembre 2017, il biennio ha potenziato l’offerta formativa di tre scuole primarie della Diocesi di Khulna, attraverso corsi di formazione/aggiornamento di 27 insegnanti, e l’introduzione di attività musicali, scientifiche e di lettura, dedicate a 366 bambini. Le scuole sono i state dotate dei necessari, materiali didattici. L’offerta di un programma stimolante e diversificato, intende scongiurare l’abbandono scolastico e quindi una sensibile diminuzione del fenomeno del lavoro minorile e dell’analfabetismo. L’introduzione di uno psicologo che ha seguito bambini, genitori ed insegnanti ha contribuito a migliorare i rapporti fra le tre parti. Si sono tenuti, corsi di Informatica per studenti (classe IX-X) in prevalenza studentesse, e corsi di sartoria per le mamme degli studenti e per ragazze. Alcune donne particolarmente dotate hanno iniziato una loro attività produttiva, altre hanno trovato lavoro nelle sartorie della zona. Un grande successo gli incontri che hanno informato/formato oltre 550 donne, sui temi legati alla salute. Un’attività che ha raccolto i consensi di genitori, bambini e di tutta la comunità che si sono sentiti parte integrante di un progetto di sviluppo.